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Bollettino del Centro media palestinese europeo Epal, numero 2287, data: sabato 6 dicembre 2025

Bollettino del Centro media palestinese europeo Epal, numero 2287, data: sabato 6 dicembre 2025

1. Feriti e aggressioni da parte dell’occupazione e dei coloni in Cisgiordania**

La Cisgiordania ha assistito a una serie di aggressioni e incursioni israeliane che hanno provocato feriti e arresti, oltre a continui attacchi dei coloni contro i contadini.
Nel campo profughi di Al-Jalazoun, a nord di Al-Bireh, due cittadini sono rimasti feriti da proiettili veri e schegge durante scontri scoppiati dopo l’irruzione delle forze d’occupazione nel campo e il loro dispiegamento nei vicoli.

### **2. 30 coloni picchiano brutalmente un anziano e incendiano il suo veicolo in Cisgiordania**

Colpi con bastoni e pietre, spray al peperoncino e incendio totale del suo veicolo… Un’aggressione brutale da parte di 30 coloni contro il cittadino palestinese Jamal Shtawi e sua figlia sulla strada Ramallah–Nablus.

### **3. Violazioni continue della tregua… bombardamenti di artiglieria e raid aerei israeliani su Gaza e Khan Yunis**

Per il 56º giorno consecutivo, le forze di occupazione israeliane hanno continuato a violare l’accordo di cessate il fuoco e la fragile tregua nella Striscia di Gaza, accompagnando ciò con sparatorie, bombardamenti di artiglieria e raid aerei, oltre alla demolizione di abitazioni.
In uno degli sviluppi più rilevanti, l’esercito israeliano ha bombardato vaste aree a est delle città di Gaza e Khan Yunis, nel sud della Striscia, in una chiara prosecuzione delle violazioni del cessate il fuoco in vigore da settimane.

### **4. Media dei prigionieri avverte: grave pericolo per la vita del leader detenuto Marwan Barghouti**

L’Ufficio Media dei Prigionieri ha messo in guardia da un serio pericolo che minaccia la vita del leader detenuto Marwan Barghouti (66 anni), alla luce di aggressioni e di un’escalation sistematica che include il suo diretto bersagliamento e quello della sua famiglia nell’ambito di una chiara politica di ritorsione.
L’ufficio ha dichiarato che l’atto intimidatorio subito dalla sua famiglia questa mattina tramite una telefonata contenente informazioni fabbricate e terrificanti sulla sua situazione riflette il metodo utilizzato dall’occupazione per esercitare pressione e terrorismo psicologico sulle famiglie dei detenuti.

### **5. Gaza sull’orlo di una catastrofe sanitaria… Il Comune avverte dell’arresto del settore igiene nelle prossime ore**

Il Comune di Gaza ha avvertito di un imminente collasso del sistema di raccolta e trasporto dei rifiuti nelle prossime ore, poiché le scorte di carburante stanno per esaurirsi, minacciando la quasi totale paralisi dei mezzi comunali e esponendo la città a una crescente catastrofe sanitaria e ambientale.
Nel comunicato, il Comune ha affermato che la grave carenza di carburante sta ostacolando la continuità dei servizi di igiene e rimozione dei rifiuti solidi, sottolineando che i veicoli per il trasporto dei rifiuti inizieranno a fermarsi gradualmente da sabato, con un conseguente blocco delle operazioni di raccolta in vari quartieri della città.

### **6. Consiglio delle tribù e dei clan a Gaza: l’uccisione di Abu Shabab chiude una pagina nera che non ci rappresenta**

L’Alta Commissione per gli Affari Tribali di Gaza ha affermato che l’uccisione del capo della milizia sostenuta dall’occupazione, Yasser Abu Shabab, non è stata un evento sorprendente, ma un risultato naturale per chi “ha scelto di schierarsi con l’occupazione a scapito del proprio popolo, dei suoi valori e delle sue tradizioni”.
Nel comunicato stampa, ha affermato che il popolo palestinese, con le sue tribù, fazioni e famiglie, distingue tra il dissenso politico — che può essere discusso e risolto con il dialogo — e il trasformarsi in uno strumento dell’occupazione, che “non garantisce sicurezza se non ai propri interessi e non riconosce altro che la forza che le viene imposta”.

### **7. Un’inchiesta della CNN rivela il segreto dietro la scomparsa dei corpi dei richiedenti aiuto a “Zikim”**

Un’ampia inchiesta della CNN indica che l’esercito d’occupazione ha spinto con bulldozer e seppellito in fosse poco profonde, senza nome né segni, i corpi di alcune delle persone uccise vicino al valico, mentre altri corpi sono stati lasciati esposti al sole a decomporsi, senza che nessuna parte palestinese potesse raggiungerli.
L’indagine si basa su centinaia di foto e video, testimonianze di testimoni oculari e autisti di camion degli aiuti, oltre all’analisi di immagini satellitari che mostrano attività ripetute delle ruspe israeliane nell’area durante l’estate. Due filmati geolocalizzati dalla rete mostrano corpi parzialmente sepolti accanto a un camion di aiuti ribaltato, la stessa scena descritta dalle famiglie dei dispersi.

### **8. Microsoft coinvolta nel furto dei dati dei palestinesi**

Il gigante tecnologico americano “Microsoft” è oggetto di una denuncia della ONG “Eko”, che l’accusa di archiviare illegalmente nell’Unione Europea dati di sorveglianza raccolti dall’esercito israeliano su cittadini palestinesi.
“Eko” ha presentato la denuncia all’Autorità irlandese per la protezione dei dati, responsabile dell’applicazione del GDPR per le aziende con sede in Irlanda, come Microsoft. L’autorità ha confermato all’AFP di aver ricevuto la denuncia e che è attualmente “in fase di valutazione”.

### **9. L’ONU adotta 5 risoluzioni a favore della Palestina con una maggioranza schiacciante**

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato, con una maggioranza schiacciante, cinque risoluzioni relative alla questione palestinese.
La risoluzione sul sostegno ai rifugiati palestinesi ha ottenuto il voto favorevole di 151 paesi, contro 10 contrari e 14 astensioni.
La seconda risoluzione, riguardante le operazioni dell’UNRWA e comprendente l’estensione del suo mandato per tre anni, ha ottenuto il sostegno di 145 paesi, contro 10 contrari e 18 astensioni.

### **10. Il sindacato dei giornalisti francese presenta una denuncia contro Israele**

La Federazione Internazionale dei Giornalisti e il sindacato dei giornalisti francese hanno presentato una denuncia contro Israele, accusandola di crimini di guerra e dell’uccisione mirata di giornalisti durante l’aggressione contro Gaza, in un passo volto a chiedere responsabilità e a denunciare le violazioni contro gli operatori dell’informazione.

### **11. L’emittente turca TRT denuncia la partecipazione di Israele all’Eurovision**

L’emittente turca TRT ha protestato con forza contro la partecipazione di Israele all’Eurovision 2026, durante la riunione dell’Unione Europea di Radiodiffusione (EBU) tenutasi giovedì a Ginevra, a causa della guerra di genocidio condotta contro Gaza.
L’EBU ha deciso, nella sua assemblea generale, di consentire a Israele di partecipare all’Eurovision 2026 a Vienna, dopo aver votato nuove regole sulla partecipazione, nonostante l’opposizione di paesi che chiedevano l’esclusione di Tel Aviv per i crimini commessi a Gaza.
La riunione ha visto una forte obiezione da parte di TRT, che ha chiesto l’esclusione di Israele a causa della sua guerra in corso contro Gaza, affermando che Israele conduce da tempo una guerra di sterminio sistematica contro i civili palestinesi.

### **12. Campagna di solidarietà irlandese: boicottare l’Eurovision è un passo essenziale per contrastare la normalizzazione**

La Campagna di Solidarietà con la Palestina in Irlanda (IPSC) ha accolto con favore la decisione dell’emittente irlandese RTÉ di rinnovare il suo impegno a non partecipare né trasmettere l’Eurovision 2026, dopo che l’EBU ha permesso a Israele — accusata di praticare un sistema di apartheid contro i palestinesi — di partecipare alla competizione.
Zoe Lawlor, presidente dell’IPSC, ha affermato che la posizione di RTÉ è il risultato di una campagna continua guidata da attivisti, artisti, sindacati e dagli stessi dipendenti dell’emittente.
Lawlor ha inoltre lodato il riconoscimento da parte di RTÉ dell’uccisione deliberata di numerosi giornalisti palestinesi da parte di Israele e del divieto imposto ai giornalisti internazionali di entrare a Gaza.
L’IPSC ha aggiunto che la campagna di boicottaggio dell’Eurovision fa parte di un movimento globale che mira a impedire che l’occupazione ripulisca la propria immagine attraverso cultura e arte, sottolineando che l’impunità internazionale è ciò che ha permesso a Israele di continuare le sue politiche repressive fino al genocidio.
L’organizzazione ha elogiato anche le posizioni delle emittenti nazionali di Spagna, Paesi Bassi e Slovenia, che hanno adottato misure simili, ribadendo che continuerà a lavorare con partner europei per fare pressione sulle altre emittenti affinché si ritirino dal concorso fino alla completa esclusione di Israele.

### **13. Evento a New York per informare passanti e partecipanti sull’organizzazione caritativa palestinese**

I membri del “New York Cycling Club for Palestine” si sono riuniti a Central Park durante il fine settimana del Ringraziamento in un evento volto a sensibilizzare a New York sulla ONG palestinese “Sunbirds in Gaza”.
Il club si è impegnato a spiegare ai partecipanti e ai passanti il lavoro dell’organizzazione e il suo ruolo umanitario nella Striscia, date le difficili condizioni vissute dagli atleti e dai feriti lì.
Durante l’evento è stato proiettato un cortometraggio sui fondatori di “Sunbirds in Gaza”, Alaa Al-Dali e Karim Ali. Il film racconta la storia di Al-Dali — un ciclista di Gaza ferito da un colpo dell’occupazione che ha portato all’amputazione della sua gamba — e il suo percorso, già presentato il mese scorso al Bicycle Film Festival davanti a un vasto pubblico a New York, prima di iniziare un tour mondiale in cui la storia verrà mostrata in diverse città del mondo.

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