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Bollettino del Centro media palestinese europeo Epal, numero 2292, data: venerdì 12 dicembre 2025

Bollettino del Centro media palestinese europeo Epal, numero 2292, data: venerdì 12 dicembre 2025

1. L’occupazione continua i suoi crimini: 3 martiri in sparatorie e bombardamenti di artiglieria a Gaza**

Le forze di occupazione israeliane hanno continuato a violare il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, effettuando bombardamenti di artiglieria accompagnati da un intenso fuoco proveniente da elicotteri militari.
Il complesso medico Nasser ha annunciato il martirio di due persone colpite dal fuoco israeliano nelle aree di dispiegamento dell’esercito nella zona di Al-Mawasi, a Rafah, nel sud della Striscia.
Le squadre di emergenza hanno riferito della morte di una donna e del ferimento di altre persone a causa di un bombardamento di artiglieria fuori dalle aree di controllo israeliane nel campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia.

### **2. Al-Barsh avverte del rischio di morte per bambini, anziani e malati a causa del forte freddo nelle tende dei profughi a Gaza**

Munir Al-Barsh, direttore generale del Ministero della Sanità a Gaza, ha avvertito che bambini, anziani e pazienti rischiano di morire a causa delle basse temperature all’interno delle tende dei profughi, inondate dalle piogge durante la tempesta che sta colpendo il territorio.
Nelle ultime 24 ore, la Protezione Civile di Gaza ha ricevuto più di 2.500 richieste di soccorso da sfollati le cui tende sono state allagate dalla pioggia.
Con l’intensificarsi della perturbazione, migliaia di tende sono state sommerse in varie zone della Striscia, dopo forti precipitazioni, mentre si prevede che le condizioni meteorologiche proseguiranno fino a venerdì sera.

### **3. Armare i coloni: un sostegno dello “Stato” per terrorizzare gli abitanti della Cisgiordania**

Un rapporto esteso ha affermato che le milizie armate dei coloni e le loro aggressioni in Cisgiordania non sono episodi isolati, bensì un sistema dotato di una struttura ufficiale che opera a pieno regime come previsto.
Il rapporto indica che, parallelamente all’assalto genocida israeliano contro Gaza iniziato nell’ottobre 2023, la violenza dei coloni e dei soldati in Cisgiordania ha raggiunto livelli record.
Sono stati registrati circa 3.000 attacchi da parte dei coloni – che hanno provocato vittime e danni materiali palestinesi – tra ottobre 2023 e metà 2025, di cui oltre 1.000 nei primi otto mesi del 2025 e 264 nel solo ottobre 2025, la cifra mensile più alta da quando le Nazioni Unite hanno iniziato il monitoraggio nel 2006.

### **4. Condanne per l’esecuzione di 110 detenuti dal 2023 e richiesta di un’indagine internazionale sui crimini dell’occupazione**

L’Ufficio dei martiri, dei prigionieri e dei feriti del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina ha condannato i crimini continui dell’occupazione israeliana, in particolare l’esecuzione di 110 detenuti tra gennaio 2023 e gennaio 2025.
Ciò include i detenuti morti nelle carceri israeliane a causa di torture, negligenza medica e privazione delle cure sanitarie, in flagrante violazione del diritto internazionale umanitario.
L’ufficio ha ritenuto l’occupazione pienamente responsabile della vita del leader incarcerato Ahmad Sa’adat, segretario generale del Fronte, dei suoi compagni e di tutti i detenuti, in particolare bambini e malati, sottoposti a torture, maltrattamenti, detenzione amministrativa e negazione dei diritti più basilari.

### **5. Cumuli di rifiuti soffocano la vita a Gaza**

Le immagini mostrano enormi cumuli di rifiuti non trattati accumulati nelle strade della Striscia di Gaza per mancanza di mezzi durante la guerra genocida israeliana contro il territorio.
Le Nazioni Unite hanno avvertito che la miscela tra pioggia e rifiuti potrebbe contaminare le fonti d’acqua, bloccare i sistemi fognari e aumentare i rischi sanitari legati alle malattie trasmesse dall’acqua.

### **6. Un colono investe un attivista internazionale in Cisgiordania**

Un colono israeliano ha deliberatamente investito un attivista internazionale nella zona di Khalayel, nella cittadina di Al-Mughayyer, a nord-est di Ramallah, mentre stava filmando con il suo telefono in segno di solidarietà con una famiglia palestinese.

### **7. Ampio rifiuto del rapporto di Amnesty International: “errato e adottante la narrativa israeliana”**

Hamas ha espresso il suo netto rifiuto del rapporto di Amnesty International sugli eventi del 7 ottobre 2023, ritenendolo pieno di inesattezze e contraddizioni basate sulla narrativa dell’occupazione.
In precedenza, Amnesty International aveva accusato per la prima volta Hamas e altre fazioni palestinesi di aver commesso “crimini contro l’umanità” durante l’attacco del 7 ottobre nel sud di Israele.
In quel giorno, fazioni palestinesi guidate da Hamas attaccarono basi militari e insediamenti vicino a Gaza, catturando e uccidendo israeliani in risposta a quelle che definivano “le quotidiane violazioni dell’occupazione contro il popolo palestinese e i suoi luoghi sacri, in particolare la moschea di Al-Aqsa”.

### **8. Comitato per la Protezione dei Giornalisti: la guerra a Gaza è la più mortale per i giornalisti; Israele ha la responsabilità maggiore dal 2023**

Il Comitato per la Protezione dei Giornalisti (CPJ) ha dichiarato che la guerra a Gaza è la più letale per i giornalisti dal 1992.
Le uccisioni di giornalisti da parte delle forze di occupazione israeliane sono aumentate drasticamente dal 7 ottobre 2023.
Il CPJ ha inoltre affermato che gli Stati Uniti non hanno punito i responsabili dell’uccisione di un giornalista americano in Libano, nonostante l’arrivo di investigatori internazionali sul luogo dell’attacco israeliano che ha colpito giornalisti nel sud del Libano.
Reporters Sans Frontières ha dichiarato che Israele ha registrato il numero più alto di giornalisti uccisi nel 2025, consolidando la sua classificazione come “il nemico più pericoloso dei lavoratori dei media”.

### **9. Euro-Med: il martirio di un bambino schiacciato da un bulldozer israeliano rappresenta un modello terrificante di uccisioni a Gaza**

L’Osservatorio Euromediterraneo dei Diritti Umani ha riferito che un bulldozer militare israeliano ha intenzionalmente schiacciato un bambino palestinese ferito, dividendogli il corpo in due mentre era ancora vivo, dopo avergli sparato e aver impedito i soccorsi.
Il caso riflette un modello continuo di attacchi ai civili palestinesi nell’ambito di un crimine di genocidio contro la popolazione della Striscia di Gaza.
Il bambino è stato identificato come **Zaher Nasser Shamia**, 16 anni, del campo di Jabalia, colpito da proiettili e lasciato a dissanguarsi prima che il bulldozer avanzasse per schiacciarlo intenzionalmente.

### **10. La BBC cede alla pressione popolare e trasmette notizie su “Filton 24”**

Dopo 39 giorni di campagne e proteste, la BBC ha accolto le richieste del gruppo “Prisoners for Palestine” trasmettendo notizie sulla situazione degli attivisti in sciopero della fame noti come “Filton 24”.
La decisione è arrivata dopo una crescente pressione popolare e parlamentare, con 40 deputati che hanno firmato una mozione urgente denunciando i maltrattamenti subiti dai detenuti.
Gli attivisti hanno organizzato sit-in davanti alla sede della BBC, affermando che ignorare la sofferenza degli scioperanti della fame contribuisce a oscurare la verità e permette all’occupazione di sfuggire alla responsabilità.
Le campagne continuano per evidenziare la situazione dei detenuti arrestati dopo aver preso di mira una fabbrica della compagnia israeliana di armi “Elbit” a Bristol.

### **11. Manifestazione nella città italiana di Brindisi per impedire l’ingresso di una nave con cittadini israeliani**

Una grande manifestazione si è svolta nella città di Brindisi davanti a una nave da crociera attraccata nel porto che trasportava turisti israeliani.

### **12. Manifestanti mostrano solidarietà con Gaza durante la cerimonia dei Premi Nobel**

Dopo la cerimonia di consegna dei Premi Nobel, manifestanti hanno protestato fuori dal municipio di Stoccolma denunciando la guerra genocida israeliana contro Gaza, i preparativi degli Stati Uniti per un attacco al Venezuela e l’assegnazione del Premio Nobel per la Pace all’oppositrice venezuelana María Corina Machado, sostenitrice di Israele.

### **13. Kehlani continua a sostenere la Palestina nonostante gravi minacce**

La cantante statunitense Kehlani, nota per il suo sostegno alla Palestina, ha rivelato di aver ricevuto una serie di minacce di morte “organizzate, scritte e dettagliate”, che hanno preso di mira i suoi concerti e i luoghi da lei frequentati, costringendola a trasferirsi.
Ha dichiarato in un’intervista radiofonica che la campagna ha preso di mira la sua vita privata, le sue relazioni e il suo ambiente più stretto, causandole molta sofferenza per via della costante sensazione di essere sorvegliata.
Nonostante ciò, continua a usare la sua notorietà per chiedere un cessate il fuoco, dare consigli di sicurezza ai manifestanti e pubblicare opere a sostegno della Palestina, incluso il video musicale “Next 2 U” in cui appare la bandiera palestinese con la frase “Viva l’Intifada”.

### **14. Washington impedisce a diplomatici internazionali di accedere a un centro a Kiryat Gat**

Il quotidiano *Haaretz* ha riferito che gli Stati Uniti stanno impedendo a diplomatici di alto livello, rappresentanti dei loro paesi presso l’Autorità Palestinese, di accedere al Centro di Coordinamento Civile-Militare di Kiryat Gat, nel sud di Tel Aviv, su richiesta israeliana.
Il primo a essere bloccato è stato il capo della missione olandese presso l’AP, seguito dalla rappresentante del Belgio e poi dal console generale di Francia a Gerusalemme.
Una diplomatica europea ha riferito che da settimane gli americani richiedono che le richieste di accesso siano inviate per iscritto all’ambasciata statunitense a Gerusalemme, ma uno dei diplomatici che ha presentato la richiesta non ha ricevuto risposta ufficiale, venendo informato verbalmente che “l’accesso non sarebbe possibile” su richiesta israeliana.

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