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Bollettino del Centro Media Palestinese Europeo Epal, numero 2293, data: domenica 14 dicembre 2025

Bollettino del Centro Media Palestinese Europeo Epal, numero 2293, data: domenica 14 dicembre 2025

1. Cinque martiri in un attacco israeliano contro un’auto civile a sud-ovest di Gaza**

Cinque palestinesi sono stati uccisi a seguito di un attacco israeliano che ha preso di mira un’automobile civile nei pressi dell’incrocio di Al-Nabulsi, a sud-ovest della città di Gaza, in una nuova violazione dell’accordo di cessate il fuoco concluso con Hamas il 10 ottobre 2025.
Fonti mediche hanno riferito che le squadre di soccorso hanno recuperato i corpi dei martiri dall’auto colpita e li hanno trasferiti in uno degli ospedali della città, sottolineando che l’attacco ha completamente distrutto il veicolo.

**2. Ministero della Salute di Gaza: il bilancio dei martiri del genocidio israeliano sale a 70.654**

Il Ministero della Salute nella Striscia di Gaza ha annunciato che il bilancio delle vittime del genocidio israeliano dal 7 ottobre 2023 ha raggiunto 70.654 martiri e 171.095 feriti.
Lo ha reso noto in un comunicato in cui ha precisato che 277 martiri sono stati aggiunti alle statistiche cumulative dopo il completamento e l’approvazione dei loro dati da parte del “Comitato di verifica dei martiri”.

**3. Difesa civile di Gaza: la politica delle tende è inaccettabile, è tempo di ricostruire**

Il portavoce della Difesa civile di Gaza ha confermato che la Striscia ha attraversato una fase estremamente difficile e catastrofica durante la recente ondata di maltempo, sottolineando che tutte le esperienze vissute dai cittadini dimostrano che le tende non possono essere un luogo sicuro.
Ha spiegato che l’ingresso delle unità abitative prefabbricate deve procedere di pari passo con il processo di ricostruzione, evidenziando che è giunto il momento per la comunità internazionale di agire e avviare la ricostruzione della Striscia di Gaza.
Il portavoce ha ribadito che la politica delle tende è categoricamente respinta, invitando i Paesi donatori e i mediatori a non introdurle nel territorio.

**4. Coloni attaccano le proprietà dei cittadini in Cisgiordania sotto la forte protezione dell’esercito di occupazione**

Gruppi di coloni hanno fatto irruzione in diversi villaggi della Cisgiordania occupata sotto la protezione delle forze di occupazione, attaccando le proprietà dei cittadini e appropriandosi di terre.
Oggi, coloni hanno aggredito pastori a Khirbet Jinba, nell’area di Masafer Yatta a sud di Hebron, impedendo loro l’accesso ai pascoli.
Questa mattina, gruppi di coloni hanno inoltre preso d’assalto l’area di Al-Qarn Al-Minya, a est della cittadina di Sa’ir nel governatorato di Hebron, in un’escalation continua registrata nella regione negli ultimi tempi.
Queste incursioni rientrano in una serie di attività di colonizzazione volte a rafforzare la presenza dei coloni nei dintorni della località, rendendo sempre più difficile per i residenti svolgere la vita quotidiana e accedere alle proprie terre.

**5. L’occupazione ha sradicato 1.608 ulivi in Cisgiordania in una settimana**

Un rapporto palestinese ha documentato che le autorità di occupazione hanno sradicato circa 1.608 alberi di ulivo in diverse aree della Cisgiordania nel periodo compreso tra il 4 e l’11 dicembre.
Il rapporto, pubblicato dal Ministero dell’Agricoltura palestinese, evidenzia una significativa escalation degli attacchi da parte dei coloni e dell’esercito di occupazione contro gli agricoltori palestinesi in tutti i governatorati della Cisgiordania.
Secondo il rapporto, il numero totale di alberi danneggiati ha raggiunto 1.608 ulivi, di cui 477 soltanto nel governatorato di Hebron, nel sud della Cisgiordania.

**6. Rapporto ONU: l’espansione degli insediamenti in Cisgiordania raggiunge il livello più alto dal 2017**

Un rapporto pubblicato dal Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres afferma che l’espansione degli insediamenti israeliani nella Cisgiordania occupata ha raggiunto quest’anno un livello record da quando l’ONU ha iniziato il monitoraggio sistematico nel 2017.
Nel documento inviato ai membri del Consiglio di Sicurezza, Guterres ha dichiarato: «Nel complesso, sono stati presentati, approvati o messi a gara piani per circa 47.390 unità abitative, rispetto alle circa 26.170 del 2024», indicando una media di circa 12.800 unità di insediamento all’anno tra il 2017 e il 2022.
Ha aggiunto: «Condanno la continua espansione degli insediamenti israeliani nella Cisgiordania occupata, compresa Gerusalemme Est, che continua ad alimentare le tensioni, impedisce ai palestinesi di accedere alle loro terre e minaccia la possibilità di uno Stato palestinese indipendente, democratico, contiguo e pienamente sovrano».

**7. Proteste contro la partecipazione dell’occupazione all’Eurovision in diverse città europee**

Diverse città europee, tra cui Nicosia a Cipro, hanno assistito a grandi manifestazioni organizzate da attivisti e gruppi di solidarietà con la Palestina, che chiedono la sospensione definitiva della partecipazione dell’occupazione al programma europeo “Horizon”.
I manifestanti hanno innalzato slogan che chiedono all’Unione Europea di disinvestire dal regime di apartheid e di imporre sanzioni, affermando che il movimento globale di solidarietà continuerà a scendere in piazza fino al raggiungimento della giustizia.
Il programma Horizon è il più grande programma europeo di sostegno alla ricerca e all’innovazione in vari campi scientifici e tecnologici e fornisce ingenti finanziamenti a istituzioni, università e aziende, comprese quelle israeliane.
I manifestanti sostengono che la partecipazione di Israele al programma possa essere sfruttata per sostenere aziende e ricerche legate all’occupazione e agli insediamenti illegali nei territori palestinesi, considerandone la prosecuzione una violazione del diritto internazionale e delle norme europee sui diritti umani.

**8. Proteste davanti a McDonald’s in Belgio per Gaza**

Hanno bussato alle finestre e alle porte… Manifestanti hanno chiesto il boicottaggio di McDonald’s durante proteste a sostegno della Palestina nella capitale belga Bruxelles, a causa del coinvolgimento dell’azienda nel sostegno all’occupazione durante la guerra genocida contro la Striscia di Gaza.

**9. Proteste contro una squadra israeliana in Italia**

La città italiana di Bologna ha visto proteste contro la squadra israeliana Hapoel Tel Aviv prima della partita di Eurolega di basket tra Virtus Bologna e Hapoel Tel Aviv, valida per la quindicesima giornata della competizione.

**10. Il Regno Unito minaccia di ritirare i finanziamenti alla CPI se Netanyahu venisse arrestato**

Il procuratore della Corte Penale Internazionale, Karim Khan, ha rivelato che il governo britannico ha minacciato di sospendere i finanziamenti alla Corte e di uscire dallo Statuto di Roma qualora la Corte procedesse con l’emissione di un mandato di arresto contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant.
Khan ha spiegato che la minaccia è arrivata durante una telefonata ricevuta il 23 aprile 2024 da un funzionario britannico rimasto anonimo; secondo i media, si trattava con ogni probabilità dell’allora ministro degli Esteri David Cameron.
Ha inoltre aggiunto di aver ricevuto minacce anche da funzionari statunitensi, tra cui il senatore Lindsey Graham, secondo cui l’esecuzione dei mandati potrebbe comportare «conseguenze catastrofiche».
Nonostante tali pressioni, Khan ha sottolineato che la Corte non ha ricevuto alcun segnale da Israele riguardo a una «potenziale cooperazione o a un cambiamento di comportamento» e ha insistito nel rispondere con fermezza tramite un memorandum di 22 pagine a sostegno dell’emissione dei mandati.

**11. Mobilitazioni globali previste contro Coca-Cola**

L’associazione Friends of Al-Aqsa ha lanciato una nuova campagna di boicottaggio contro Coca-Cola e il suo gruppo di marchi, tra cui Costa Coffee, Fanta, Sprite e Smartwater, a partire da questo sabato fino al 19 dicembre.
La campagna protesta contro la gestione da parte dell’azienda di uno stabilimento nella colonia israeliana illegale di Atarot, costruita su terre palestinesi confiscate, oltre alla fornitura di bevande gratuite all’esercito di occupazione.
La campagna invita il pubblico ad agire individualmente e collettivamente scrivendo all’amministratore delegato dell’azienda, firmando un impegno a non acquistare i suoi prodotti, partecipando a proteste davanti alle sedi di Costa Coffee e ai camion di distribuzione, e distribuendo volantini davanti a moschee e negozi.

**12. Bloccato un evento di reclutamento in un’università di Londra che ospitava aziende coinvolte nel genocidio a Gaza**

Studenti del gruppo Student Action for Palestine hanno interrotto un evento di reclutamento presso l’University College London (UCL), dopo che la fiera del lavoro aveva offerto una piattaforma ad aziende direttamente coinvolte nel facilitare il genocidio.
L’azione degli studenti è stata una risposta al tentativo di presentare tali aziende come opportunità professionali “normali”, nonostante il loro ruolo nel sostenere la macchina di sterminio sionista.
All’evento ha partecipato anche la società BCG, che ha svolto un ruolo centrale nella progettazione della cosiddetta “Fondazione Umanitaria di Gaza”, un sistema di aiuti che, secondo rapporti di organizzazioni per i diritti umani, è stato utilizzato per attirare civili affamati verso aree di uccisioni di massa a Gaza.
Ha partecipato anche Deutsche Bank, uno dei principali investitori della società israeliana di armamenti Elbit Systems, che produce droni letali utilizzati per colpire abitazioni, ospedali e civili nella Striscia.
Questa azienda è uno dei maggiori fornitori di tecnologie avanzate di sterminio per l’esercito israeliano.
L’evento includeva anche la compagnia assicurativa Allianz, che fornisce copertura finanziaria a Elbit Systems, garantendone la continuità e l’espansione e offrendo una protezione economica che consente la prosecuzione della produzione di armi utilizzate a Gaza.

**13. Studenti e accademici svedesi chiedono un boicottaggio accademico all’interno del parlamento**

Studenti e accademici di diverse università svedesi hanno tenuto un seminario all’interno del Parlamento svedese chiedendo l’imposizione immediata di un boicottaggio accademico contro il regime di apartheid sionista, nell’ambito di mobilitazioni crescenti negli ambienti accademici europei a sostegno dei diritti palestinesi.
Il seminario ha visto la partecipazione di diversi parlamentari svedesi, che hanno ascoltato gli interventi dei partecipanti sulla complicità delle istituzioni accademiche sioniste nel sostenere le politiche di occupazione e sul ruolo del boicottaggio accademico come strumento di pressione per porre fine alle violazioni e ai crimini continui contro il popolo palestinese indifeso.
I relatori hanno sottolineato che le università europee devono assumersi la loro responsabilità morale interrompendo la cooperazione accademica e scientifica con le istituzioni coinvolte nel sostegno all’occupazione e appoggiando gli sforzi globali per porre fine al regime di apartheid.

**14. La PSC lancia un’iniziativa per il disinvestimento dei consigli locali dalle aziende coinvolte nel genocidio**

La Palestine Solidarity Campaign (PSC) nel Regno Unito ha lanciato una nuova iniziativa che invita i membri dei consigli locali di tutto il Paese a impegnarsi a «difendere i diritti inalienabili del popolo palestinese», cinque mesi prima delle elezioni locali.
La campagna, intitolata “Impegno dei consiglieri per la Palestina”, mira a spingere il sistema politico locale verso un cambiamento sostanziale a favore della causa palestinese, alla luce di ricerche che hanno rivelato ampi legami finanziari tra i consigli locali e l’esercito israeliano.
Secondo la PSC, i fondi pensione gestiti dai consigli investono oltre 12,2 miliardi di sterline in aziende «direttamente complici» della guerra genocida contro Gaza, che la Corte Internazionale di Giustizia ha affermato configurare crimini di genocidio e pulizia etnica.

**15. La flotta “Mille Madeline verso Gaza” annuncia l’avvio dei preparativi per una nuova missione all’inizio del 2026**

La coalizione “Mille Madeline verso Gaza” ha annunciato l’inizio dei preparativi per il lancio di una nuova flottiglia marittima diretta verso la Striscia di Gaza nei primi mesi del 2026.
Gli organizzatori hanno affermato che questa iniziativa rappresenta la prosecuzione degli sforzi per rompere il blocco sionista illegale imposto al territorio da anni.
La coalizione ha dichiarato che la flottiglia prevista sarà «storica» per ampiezza di partecipazione, sottolineando che il protrarsi dei bombardamenti, della fame deliberata, delle confische di terre e dei crimini contro i palestinesi rende «doverosa la continuazione della lotta», sulla scia delle flottiglie civili internazionali lanciate negli ultimi mesi.
Il comunicato ha precisato che gli organizzatori si sono impegnati a inviare flottiglie successive «finché il blocco illegale di Gaza non sarà spezzato, il genocidio — giunto al suo terzo anno — non avrà fine e il popolo palestinese potrà ottenere la propria libertà e il diritto all’autodeterminazione».

**16. La polizia tedesca aggredisce manifestanti solidali con la Palestina**

Immagini mostrano la polizia tedesca aggredire manifestanti a sostegno della Palestina nella capitale Berlino.

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