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Bollettino del Centro media palestinese europeo Epal, numero 2289, data: martedì 9 dicembre 2025

Bollettino del Centro media palestinese europeo Epal, numero 2289, data: martedì 9 dicembre 2025

1. Due martiri a causa delle continue violazioni israeliane… e operazioni di demolizione nella zona est della Striscia**

Una donna palestinese è stata uccisa dopo essere stata colpita da un drone dell’esercito israeliano nel campo “Halawa” nella zona di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. In un altro attacco, diversi palestinesi sono rimasti feriti quando droni “quadcopter” dell’esercito israeliano hanno sganciato bombe sulle tende degli sfollati nei pressi del mercato della valuta a Gaza City, causando feriti di diversa gravità tra i civili.

### **2. Una doppia crisi travolge Gaza: carenza di medicinali, materiale medico e scarsità di gas da cucina**

Il Ministero della Salute della Striscia di Gaza ha avvertito che le scorte di medicinali e forniture mediche hanno raggiunto livelli critici, mentre continua la carenza di prodotti vitali nei vari reparti ospedalieri. In un comunicato ufficiale, il ministero ha spiegato che il 52% dei farmaci essenziali, il 71% dei consumabili medici e il 70% dei materiali di laboratorio sono ormai esauriti, aumentando la pressione sul personale sanitario nel fornire cure a malati e feriti. La carenza coincide con un aumento della domanda di servizi medici vitali, tra cui cure primarie, chirurgia, terapia intensiva e trattamenti per il cancro e le malattie del sangue, che risentono gravemente dell’assenza di farmaci specializzati.

### **3. La Croce Rossa avverte del peggioramento delle condizioni dei prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane**

Il direttore generale del Comitato Internazionale della Croce Rossa, Pierre Krähenbühl, ha avvertito che le autorità israeliane continuano a impedire alle squadre della Croce Rossa di visitare i prigionieri palestinesi dal 7 ottobre 2023, sottolineando che il comitato sta intensificando i propri sforzi per raggiungere i detenuti nonostante le severe restrizioni imposte. Krähenbühl ha spiegato che tali restrizioni impediscono di monitorare le condizioni di salute e umanitarie dei prigionieri, in un momento in cui le loro condizioni di detenzione stanno peggiorando rapidamente.

### **4. Avviata una campagna per recuperare il corpo del martire, il dottor Adnan al-Barsh**

La famiglia del martire, il dottor Adnan al-Barsh, ha lanciato una campagna a livello locale e internazionale per recuperare il suo corpo, detenuto nelle carceri israeliane sin dalla sua morte sotto tortura. La moglie del martire ha dichiarato: «Siamo qui oggi per chiedere alla Croce Rossa di recuperare il corpo di mio marito, il dottor Adnan al-Barsh, e quelli degli altri martiri prigionieri, che si trovano nei cimiteri dei numeri, mentre l’occupazione israeliana continua a rifiutare di restituirli.»

### **5. Dolore di un’anziana palestinese per l’espianto dei suoi ulivi da parte dell’occupazione in Cisgiordania**

«Se Dio vuole, verrà un giorno in cui faremo a voi ciò che fate a noi» ha detto un’anziana palestinese, impotente davanti ai bulldozer israeliani che sradicano gli ulivi dalla sua terra nel villaggio di Qaryut, a sud di Nablus, nella Cisgiordania settentrionale occupata.

### **6. Documentata l’esecuzione a sangue freddo di due palestinesi a Hebron**

Una scena cruenta e nuove prove delle violazioni dell’esercito israeliano mostrano l’esecuzione di due palestinesi, uno dei quali era un addetto alle pulizie, nella zona di Bab al-Zawiya a Hebron.

### **7. Campagna di irruzioni e arresti su vasta scala da parte dell’esercito israeliano in diverse province della Cisgiordania**

Le forze israeliane hanno condotto una vasta campagna di irruzioni e arresti nelle province di Hebron, Nablus, Tulkarem, Gerusalemme, Jenin e Betlemme, accompagnata da un ampio dispiegamento militare e da perquisizioni nelle abitazioni. A Hebron, i soldati hanno arrestato il giovane Tariq Hisham Amro dopo aver fatto irruzione nella sua casa nel quartiere di Wadi al-Hariya. Sono stati inoltre installati posti di blocco militari agli ingressi della provincia e vicino alle città di Beit Ummar, Sa’ir e Halhul, ostacolando la circolazione dei cittadini. A Nablus, sono stati arrestati i giovani Mahmoud Abu Zaytoun del campo di Balata e Majdi Khalifa del campo di al-Ain, dopo irruzioni in diversi quartieri e case. Arresti anche a Qatana, a nord-ovest di Gerusalemme, dove sono stati fermati gli ex-detenuti Salim Shamasneh e Ashraf Shamasneh dopo l’irruzione nelle loro abitazioni.

### **8. Giornalisti stranieri in visita a Gaza: “L’esercito vuole usarci come strumento di propaganda”**

Il Comitato per la Protezione dei Giornalisti ha affermato che le visite limitate concesse dall’esercito israeliano a pochi giornalisti stranieri nella Striscia di Gaza non erano vere missioni sul campo, ma visite rigidamente controllate, con movimenti limitati, percorsi informativi predefiniti e obbligo di sottoporre i contenuti alla revisione militare prima della pubblicazione. Dall’inizio della guerra di sterminio contro Gaza nell’ottobre 2023, l’occupazione ha intensificato le restrizioni ai media internazionali, impedendo l’ingresso indipendente dei giornalisti stranieri e lasciando quelli palestinesi soli a documentare la guerra e i suoi crimini dalle prime linee.

### **9. Indagini rivelano l’uso di spyware israeliani contro utenti di telefoni in tutto il mondo**

Indagini recenti hanno rivelato un ampliamento delle campagne di spionaggio tramite software israeliani, che hanno preso di mira avvocati in Pakistan, giornalisti e attivisti in Europa, oltre ad avvisi urgenti per gli utenti di smartphone a livello globale. Secondo il sito *The Hacker News*, un avvocato del Belucistan (Pakistan) ha ricevuto un link sospetto su WhatsApp, poi risultato parte di una campagna di hacking che utilizza collegamenti malevoli per infiltrarsi nei telefoni e rubare dati. Le tecniche impiegate corrispondono alle indagini congiunte del quotidiano *Haaretz*, dei siti *Inside Story* e *Inside Tech*, e di Amnesty International. Le indagini hanno rivelato che l’azienda israeliana Intellexa ha sviluppato il software *Predator*, uno dei più avanzati strumenti di intrusione, in grado di ottenere accesso totale al telefono bersaglio: messaggi, foto, chiamate, posizione, fotocamera e microfono — tutto senza che l’utente se ne accorga.

### **10. Giornale britannico: Israele spia le forze americane che monitorano l’accordo sul cessate il fuoco a Gaza**

Il quotidiano britannico *The Guardian* ha rivelato che ufficiali israeliani stanno conducendo ampie operazioni di spionaggio contro le forze statunitensi di stanza in una base che monitora il cessate il fuoco a Gaza, nella zona di Kiryat Gat, nel sud di Israele. Secondo le fughe di notizie, il comandante della base americana, il generale Patrick Frank, ha convocato il suo omologo israeliano per avvertirlo dicendo: «La registrazione deve cessare immediatamente». Il giornale ha riferito che Israele ha raccolto informazioni sulle forze americane presenti nel centro di coordinamento della sicurezza incaricato di monitorare il cessate il fuoco.

### **11. Migliaia di manifestanti a Sydney chiedono la fine dell’occupazione**

Sydney, in Australia, ha visto una grande manifestazione con migliaia di partecipanti scesi in strada per chiedere la fine dell’occupazione israeliana della Palestina e la punizione dei suoi crimini. I manifestanti hanno sventolato bandiere palestinesi e scandito slogan di condanna verso le azioni israeliane. Questa manifestazione arriva in un contesto di proteste quotidiane in Europa e nei Paesi arabi in sostegno alla causa palestinese e in denuncia delle violazioni del cessate il fuoco a Gaza.

### **12. Chiusura di “Fed Square” per chiedere a SBS di ritirarsi dall’Eurovision in Australia**

Attivisti del movimento per il boicottaggio e del gruppo “Boycott Eurovision” in Australia hanno organizzato una protesta davanti alla sede dell’emittente SBS, chiedendo il ritiro dal concorso Eurovision 2026 in segno di protesta contro la partecipazione di Israele. I manifestanti hanno imposto a SBS una scadenza — il 10 dicembre — per prendere una decisione senza penalità economiche, sottolineando l’urgenza di agire per i diritti umani. Gli organizzatori hanno invitato il pubblico a partecipare firmando una petizione e inviando email alla rete attraverso la pagina Instagram della campagna.

### **13. Campagna israeliana contro Miss Rachel con accuse di antisemitismo**

Quando l’accusa di “antisemitismo” diventa un’arma pronta a zittire ogni voce umana, bisogna ammetterlo: Miss Rachel non è stata attaccata perché incitava all’odio, ma perché sosteneva la Palestina. Un’organizzazione filo-occupazione ha deciso di punire l’empatia, trascinando la star dei bambini nella “finale” di una competizione politica mascherata. Siamo orgogliosi di Miss Rachel perché ha scelto di vedere i bambini per ciò che sono: esseri umani che meritano la vita, non numeri. Dalle videochiamate con i bambini di Gaza al ruolo di ambasciatrice per il sostegno ai bambini palestinesi, fino al vestito decorato con i loro disegni su un palco internazionale — Rachel ha usato la sua fama come un’arma morale delicata, dimostrando che stare dalla parte della Palestina non è estremismo, ma un onore.

### **14. L’artista danese Emmelie: «Non parteciperò a nessun progetto legato all’Eurovision finché Israele sarà presente»**

L’artista danese e vincitrice dell’Eurovision, Emmelie de Forest, ha dichiarato che la partecipazione di Israele alla prossima edizione è «immorale», alla luce dei crimini commessi contro i palestinesi. Ha espresso delusione per la decisione della Danimarca di non boicottare la competizione, affermando che questa posizione ignora le richieste diffuse di assumere un atteggiamento di principio. Ha aggiunto che permettere la partecipazione di uno Stato accusato di gravi violazioni contraddice i valori dell’arte e dell’umanità. Emmelie è diventata celebre a livello mondiale dopo aver vinto l’Eurovision 2013 con la sua canzone “Only Teardrops”, arrivata in vetta alle classifiche in diversi Paesi europei.

### **15. Arresti brutali della polizia tedesca prima di una manifestazione pro-Palestina a Berlino**

La polizia tedesca ha effettuato arresti violenti prima dell’inizio di una manifestazione di sostegno alla Palestina a Berlino, provocando indignazione tra i manifestanti, che hanno denunciato una repressione preventiva del diritto di protesta pacifica.

### **16. Manifestazione di solidarietà contro i crimini dell’occupazione a Gaza durante il Festival delle Luci in Francia**

Durante le attività del Festival delle Luci nella città di Lione, in Francia, sono stati esposti striscioni e slogan che condannano la continuazione dei crimini sionisti contro i palestinesi della Striscia di Gaza. I manifestanti hanno scandito che “Gaza non sarà dimenticata” e che “la città di Lione sta con Gaza”, riferendosi alla violazione del cessate il fuoco e alla prosecuzione dell’aggressione.

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