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Bollettino del Centro media palestinese europeo Epal, numero 2296, data: mercoledì 17 dicembre 2025

Bollettino del Centro media palestinese europeo Epal, numero 2296, data: mercoledì 17 dicembre 2025

1. Istituzioni per i prigionieri: 9.300 prigionieri palestinesi nelle carceri dell’occupazione, tra cui decine di donne**

Le istituzioni palestinesi per i prigionieri hanno riferito che le autorità di occupazione israeliane detengono circa 9.300 prigionieri palestinesi nelle loro carceri, la maggior parte dei quali sono detenuti e detenuti amministrativi.
Il comunicato, basato sui dati dell’Amministrazione penitenziaria israeliana fino all’inizio del mese di dicembre in corso, ha precisato che questo numero non include i detenuti trattenuti in campi appartenenti all’esercito di occupazione.
Le istituzioni hanno indicato che il numero dei prigionieri condannati è pari a 1.254, mentre il numero delle prigioniere è di 51, tra cui due minori. Il numero dei bambini detenuti ha raggiunto circa 350, reclusi nelle carceri di “Ofer” e “Megiddo”.

**2. L’occupazione sradica centinaia di ulivi a ovest di Ramallah amid l’escalation degli attacchi dei coloni**

Le forze di occupazione israeliane hanno sradicato circa 700 ulivi nel villaggio di Budrus, a ovest della città di Ramallah, nel centro della Cisgiordania occupata, nell’ambito di una politica continua che prende di mira le terre agricole palestinesi.
L’organizzazione per i diritti umani “Al-Baidar” ha riferito che le forze di occupazione hanno sradicato più di 700 ulivi e livellato oltre 80 dunum di terreni agricoli nel villaggio, causando gravi danni e ingenti perdite economiche per gli agricoltori.

**3. L’occupazione si appropria di 531 dunum di terre a Jenin**

La Commissione per la resistenza al muro e alla colonizzazione ha rivelato che le forze di occupazione si sono appropriate di 531 dunum di terre palestinesi nel governatorato di Jenin, nel nord della Cisgiordania occupata, attraverso “ordini di sequestro per scopi militari”.
La commissione ha dichiarato in un comunicato stampa che l’esercito di occupazione ha emesso due ordini volti all’apertura di strade e all’installazione di recinzioni di filo spinato su terre palestinesi con il pretesto di esigenze di sicurezza e militari.

**4. Gli attacchi dei coloni si intensificano in Cisgiordania nelle ultime 24 ore**

La Cisgiordania ha assistito, nelle ultime ventiquattro ore, a una serie di attacchi compiuti dai coloni, che hanno incluso incursioni e aggressioni contro i residenti e le proprietà in diverse aree.
A Gerusalemme, i coloni hanno fatto irruzione nella moschea di Al-Aqsa nel secondo giorno della cosiddetta Festa ebraica delle Luci, “Hanukkah”, sotto la protezione delle forze di occupazione.
A Gerico, hanno fatto irruzione nel villaggio di Shalal Al-Auja e hanno lasciato pascolare il loro bestiame tra le abitazioni dei residenti, mentre un altro attacco nella stessa area ha provocato il ferimento di cinque membri di una stessa famiglia.

**5. Uccisione del giovane Muheeb Jibrin da parte di un colono in Cisgiordania**

Un filmato documenta il momento dell’uccisione del giovane Muheeb Jibrin dopo che è stato colpito a colpi d’arma da fuoco da un colono all’ingresso nord della cittadina di Tuqu’, a sud-est di Ramallah.

**6. Giovane ucciso da colpi d’arma da fuoco di un colono a Tuqu’, a sud-est di Betlemme**

Un giovane è stato ucciso da colpi d’arma da fuoco sparati da un colono israeliano nella cittadina di Tuqu’, a sud-est di Betlemme, nel sud della Cisgiordania occupata.
Fonti mediche hanno riferito dell’uccisione del giovane Muheeb Ahmad Jibril (19 anni), colpito da un colono all’ingresso della cittadina.
Jibril è stato ferito alla testa da proiettili veri durante scontri scoppiati all’ingresso di Tuqu’, nel corso dei quali l’esercito di occupazione e i coloni hanno sparato intensamente munizioni vere contro i cittadini. Un video ha documentato il momento della sua uccisione all’ingresso della cittadina.

**7. Un rapporto dell’ONU esamina l’escalation delle violazioni israeliane contro i giornalisti palestinesi**

L’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani nel Territorio Palestinese Occupato ha confermato che l’occupazione israeliana ha intensificato le sue violazioni contro giornalisti e difensori dei diritti umani, indicando di aver documentato l’uccisione di 289 palestinesi a Gaza durante l’ultima guerra.
L’ufficio ha dichiarato che “Israele, potenza occupante, ha intensificato la repressione contro giornalisti, difensori dei diritti umani, attivisti anti-occupazione, nonché contro organizzazioni non governative locali e internazionali”.
Ha avvertito che ciò riduce sempre più lo spazio disponibile per monitorare e documentare le violazioni dei diritti umani, cercare responsabilità per le ingiustizie o organizzarsi e fare advocacy per i diritti umani nel territorio palestinese occupato.

**8. Lazzarini avverte dell’escalation degli attacchi contro il lavoro dell’UNRWA**

Il Commissario generale dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi (UNRWA), Philippe Lazzarini, ha affermato che il fatto che Israele prenda di mira le sedi dell’agenzia, in particolare a Gerusalemme Est occupata, costituisce una palese violazione dei privilegi e delle immunità delle Nazioni Unite.
Lazzarini ha messo in guardia dall’aumento degli attacchi contro il lavoro dell’agenzia dell’ONU, in un contesto di crescente peggioramento dei bisogni umanitari dei rifugiati palestinesi. Le sue dichiarazioni sono state rilasciate durante un intervento a un incontro intitolato “Valutazione dei progressi compiuti nel secondo Forum globale sui rifugiati”, tenutosi a Ginevra in collaborazione tra l’UNHCR e il governo svizzero.

**9. Denuncia penale in Italia contro un soldato israeliano**

La Fondazione Hind Rajab ha presentato una denuncia penale alle autorità giudiziarie italiane contro il soldato israeliano Israel Yitzhaki, membro dell’esercito di occupazione, per la commissione di crimini di guerra, crimini contro l’umanità e atti di genocidio durante l’aggressione contro la Striscia di Gaza.
La denuncia è stata trasmessa alla procura italiana sulla base del principio della giurisdizione universale, dopo aver confermato la presenza del sospettato sul territorio italiano.
La fondazione ha spiegato che il diritto internazionale e quello italiano obbligano l’Italia a indagare e perseguire le persone sospettate di aver commesso gravi crimini internazionali quando si trovano sul suo territorio. Ha inoltre ricordato che l’Italia è parte delle Convenzioni di Ginevra del 1949, dello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale e della Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura, quadri giuridici che impongono un chiaro obbligo di non offrire un rifugio sicuro ai responsabili di gravi violazioni del diritto internazionale umanitario.

**10. La polizia britannica circonda una manifestazione a sostegno della Palestina**

La polizia britannica ha circondato una manifestazione a sostegno della Palestina e di Gaza a Londra, durante la quale i manifestanti hanno espresso solidarietà a otto membri detenuti del movimento Palestine Action, in sciopero della fame dall’inizio di novembre.

**11. La radiotelevisione pubblica austriaca intende trasmettere le eventuali proteste all’Eurovision**

L’emittente pubblica austriaca (ORF), che ospiterà l’Eurovision Song Contest 2026, ha annunciato che trasmetterà in diretta eventuali proteste così come si verificheranno durante la competizione.
Il direttore di produzione Michael Kron ha dichiarato, durante una conferenza stampa sulla manifestazione che si terrà il prossimo anno a Vienna, che saranno consentite le bandiere di tutti i Paesi, purché rispettino criteri specifici e dimensioni adeguate.
La direttrice dei programmi, Stefanie Groiss-Horowitz, ha confermato che non verranno utilizzati “applausi artificiali” per coprire eventuali fischi, esprimendo rammarico per la decisione di cinque Paesi (Spagna, Paesi Bassi, Irlanda, Islanda e Slovenia) di non partecipare alla competizione a seguito delle decisioni di boicottaggio adottate dopo l’autorizzazione alla partecipazione di Israele.

**12. Marcia dai bambini di Berlino ai bambini di Gaza**

Una marcia a sostegno della Palestina e di Gaza, guidata da bambini, si è svolta a Berlino, capitale della Germania, in solidarietà con i bambini di Gaza.

**13. Il vicepremier italiano Matteo Salvini: sono orgoglioso di essere vicino a Israele**

Il vice presidente del Consiglio italiano Matteo Salvini ha espresso il suo orgoglio di essere vicino a Israele e ha affermato che la Russia non rappresenta una minaccia per l’Italia.

**14. Dimissioni di nove avvocati dopo pressioni di Trump con il pretesto dell’antisemitismo**

Nove avvocati statunitensi si sono dimessi dal Dipartimento di Giustizia tra gennaio e giugno 2025 dopo aver subito pressioni dall’amministrazione del presidente Donald Trump, che sosteneva che le università della California avessero violato i diritti civili degli studenti e dei dipendenti ebrei.
Il *Los Angeles Times* ha rivelato che gli avvocati sono stati costretti a preparare azioni legali prima di qualsiasi indagine effettiva, e alcuni di loro hanno descritto il processo come un’“indagine fraudolenta e fabbricata”, sottolineando che l’obiettivo non era accertare i fatti, bensì colpire l’attivismo studentesco a favore della Palestina.

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