
Bollettino del Centro media palestinese europeo Epal, numero 2306, data: sabato 27 dicembre 2025
Bollettino del Centro media palestinese europeo Epal, numero 2306, data: sabato 27 dicembre 2025
1. Due martiri uccisi dai colpi dell’occupazione, il bilancio delle vittime del genocidio sale a 70.945**
Due giovani palestinesi sono stati uccisi dai colpi dell’occupazione a est e a nord della Striscia di Gaza, mentre sono state registrate decine di violazioni dell’accordo di cessate il fuoco per il 78° giorno consecutivo. Nel frattempo, il bilancio cumulativo delle vittime del genocidio è salito a 70.945 martiri.
L’esercito di occupazione ha ucciso a colpi d’arma da fuoco un palestinese nel campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, una delle aree dalle quali si era ritirato in base all’accordo di cessate il fuoco.
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**2. Ministero della Salute: 3 martiri e 16 feriti arrivati negli ospedali di Gaza in 24 ore**
Il Ministero della Salute della Striscia di Gaza ha dichiarato che 3 martiri — di cui uno nuovo e due recuperati — e 16 feriti sono arrivati negli ospedali nelle ultime 24 ore.
Il ministero ha riferito nel suo rapporto che, dal cessate il fuoco dell’11 ottobre 2025, il numero totale dei martiri ha raggiunto 410, quello dei feriti 1.134 e il totale dei corpi recuperati 654.
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**3. Rete delle ONG a Gaza: il 90% della popolazione non riesce a trovare cibo di base**
La situazione umanitaria nella Striscia di Gaza continua a complicarsi due mesi dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco, mentre proseguono gli sfollamenti forzati e peggiorano le condizioni di vita, secondo quanto affermato da Amjad Al-Shawa, direttore della Rete delle organizzazioni non governative palestinesi a Gaza.
L’occupazione ha confinato centinaia di migliaia di palestinesi nel 41% della superficie della Striscia (meno di 100 chilometri quadrati) in condizioni sempre più dure. Più di mezzo milione di persone ha perso la propria casa, mentre migliaia vivono tra le rovine delle abitazioni distrutte, come confermato da Al-Shawa in un’intervista ad Al Jazeera.
A causa della carenza di beni, dell’aumento dei prezzi e della perdita dei mezzi di sussistenza, il 90% della popolazione non è in grado di acquistare i beni essenziali. La crisi sanitaria si aggrava inoltre per la diffusione dei rifiuti e la distruzione delle reti idriche e fognarie, secondo Al-Shawa.
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**4. Sofferenze crescenti nel carcere di Nafha: i detenuti condannati all’ergastolo denunciano la negligenza medica**
Detenuti condannati all’ergastolo nel carcere di “Janot” (Nafha) hanno rivelato dure condizioni di vita all’interno della prigione, in un contesto di politica sistematica di negligenza e vessazioni praticata dall’amministrazione penitenziaria nei loro confronti.
L’Ufficio media dei prigionieri ha riferito, citando testimonianze dall’interno del carcere, che i detenuti soffrono di un grave deterioramento della qualità e della quantità del cibo, con effetti negativi sulla loro salute, portando a casi di deperimento e a una evidente perdita di peso, oltre a ripetute lamentele sanitarie senza alcuna risposta significativa.
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**5. Coloni feriscono 4 palestinesi a Deir Dibwan e attaccano una casa a Turmus Ayya**
Quattro palestinesi, tra cui un paramedico, sono rimasti feriti in seguito a un attacco condotto da coloni israeliani a est di Ramallah, nella Cisgiordania occupata, mentre altri hanno attaccato una casa nella località di Turmus Ayya, a nord della città.
L’organizzazione per i diritti umani Al-Baidar ha dichiarato in un comunicato che un gruppo di coloni ha attaccato il villaggio di Deir Dibwan, causando il ferimento di 4 palestinesi, tra cui un paramedico che stava svolgendo il suo dovere umanitario, senza fornire ulteriori dettagli sulla natura delle ferite.
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**6. L’occupazione promuove le proprie armi attraverso l’uccisione dei palestinesi**
«Armi testate sul campo» — una fuga audio rivela che dirigenti delle principali aziende israeliane di armamenti promuovono le loro armi vantandosi che siano state testate sul campo durante la guerra di genocidio. Come il genocidio di Gaza si sia trasformato in una «piattaforma pubblicitaria» per la promozione delle armi israeliane.
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**7. Soldati dell’occupazione arrestano una donna palestinese e suo figlio in Cisgiordania**
Soldati dell’occupazione arrestano una donna palestinese e suo figlio e sequestrano il suo veicolo a est della città di Yatta, in Cisgiordania.
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**8. Manifestazione silenziosa in Irlanda per onorare medici e infermieri di Gaza**
I partecipanti alla manifestazione hanno indossato l’abbigliamento professionale degli operatori sanitari e hanno portato una bara simbolica, in riferimento al grande sacrificio compiuto da questi eroi nello svolgimento del loro dovere umanitario di fronte ai crimini israeliani contro il popolo palestinese.
L’Irlanda è testimone di manifestazioni continue dall’inizio della guerra di genocidio, organizzate dal gruppo “Healthcare Workers for Palestine in Ireland”.
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**9. Giuristi mettono in guardia dalla complicità greca nel sostegno all’occupazione**
Esperti di diritto internazionale hanno avvertito che la crescente cooperazione tra la Grecia e “Israele” viola gli obblighi di Atene nei confronti della Palestina.
La dottoressa Heidi Matthews dell’Università Osgoode Hall ha affermato che la partecipazione del primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis a un vertice con Benjamin Netanyahu a Gerusalemme costituisce una complicità nella violazione del diritto internazionale, soprattutto dopo che la Grecia ha consentito l’uso dei propri porti per spedizioni di armi verso “Israele”.
Il professor Neve Gordon ha aggiunto che la visita di Mitsotakis a Netanyahu approfondisce l’erosione dell’ordine giuridico internazionale, in un momento in cui “Israele” affronta un mandato di arresto della Corte penale internazionale con accuse di crimini di guerra.
L’esperto di diritti umani Gentian Zyberi ha sottolineato che i leader devono chiedere a “Israele” di rispettare il diritto internazionale.
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**10. Veglia di solidarietà a Bruxelles con candele e foto dei martiri di Gaza**
A lume di candela e con foto dei martiri di Gaza, si è svolta una veglia di solidarietà con la Palestina e Gaza nella capitale belga, Bruxelles.
